Il report Istat riferisce, per il 2021, una mobilità interna in aumento del 6,7%. Si tratta di un milione e 423mila trasferimenti.
Secondo quanto appreso attraverso un recente rapporto Istat, le regioni più a Sud dell’Italia hanno perso ben 525 mila residenti nel giro di soli dieci anni. Il numero dei cittadini italiani che decidono di trasferirsi all’estero è sempre maggiore. Ed il fenomeno ha una particolare rilevanza nelle zone più a Sud della Penisola, anche a causa della crisi che dilaga maggiormente rispetto alle regioni del Nord.
Il report Istat riferisce che nell’anno 2021 la mobilità interna è cresciuta del 6,7% sull’anno precedente. Si tratta, nello specifico, di un milione e 423mila trasferimenti. Il report Istat intitolato ‘Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente – anno 2021’, ha annunciato una ripresa circa la mobilità interna e le migrazioni all’estero, mentre gli espatri segnano un calo.
Il report
“Nel 2021 è cresciuta (+6,7% sull’anno precedente) la mobilità interna (un milione 423mila trasferimenti). In aumento anche le immigrazioni (oltre 318mila; +28,6%) mentre diminuiscono le emigrazioni (poco più di 158mila; -1% sul 2020) soprattutto dei cittadini italiani (94mila; -22%).”
E continua: “Ha un’età compresa tra 25 e 34 anni un emigrato italiano su tre: in totale 31mila di cui oltre 14mila hanno una laurea o un titolo superiore alla laurea. I dati provvisori riferiti al periodo gennaio-ottobre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, evidenziano un ulteriore moderato incremento dei flussi migratori interni (+4%) e dall’estero (+13%) e una forte riduzione dei flussi in uscita dal Paese (-20%).”